Inauguro questo blog, parlando di una cosa che molti di noi stanno vivendo reclusi in casa: la quarantena!
E cosa succede in quarantena quando si sta a casa?
I bimbi richiedono la nostra attenzione totale e non riusciamo a combinare nulla che non sia giocare.
Cara mamma, ti capisco, è un pensiero che ho fatto anch’io spesso. Alla base c’è l’idea, sbagliata, che cura della casa e maternità siano in conflitto.
Questa idea ci è stata inculcata da anni e anni di pedagogia del distacco, quella corrente di pensiero che vuole i figli fuori dalle scatole quanto prima, così noi donne possiamo tornare a fare/ produrre/ pulire in santa pace.
Peccato che poi nella pratica questa libertà non è poi così in anticipo, anzi tutto l’opposto!
Ti racconto una cosa.
I primi mesi che è nata Ludovica, la mia vita si svolgeva solamente seduta sul divano o sdraiata a letto ad allattare. Dopo mesi e mesi passati ad odiare questa situazione, ho accolto dentro di me che la mia vita era cambiata e che non sarei più stata sola per tantissimo tempo ed ho accettato la natura di mia figlia: una bambina che ha estremo bisogno della vicinanza della mamma.
Così ho imparato ad organizzarmi di conseguenza. Il resto, se mi segui sui social, è storia.
In quarantena, quando stai male, diventa tutto più difficile, si crea una spirale che ti fa nuovamente ricadere nella trappola “col bambino in casa non combino niente” perché:
- Stai male,
- I bambini richiedono la tua attenzione,
- Non riesco a fare nulla,
- La casa si sporca,
- Mi deprimo,
- Mi arrabbio con i bambini.
Allora, come sopravvivere mentalmente, psicologicamente alla quarantena (e non vivere nel casino più totale)?
Quando le forze mancano, la soluzione che ho trovato è avere piccoli, piccolissimi obiettivi quotidiani.
Sul nuovo planner per le pulizie Mamma che Pulito segnavo le cose da fare quotidianamente, cose basilari e fattibili anche stando male ma che sembravano imprese epiche, date le poche energie.
Il fatto stesso di riuscire a portare a termine questi risultati quotidiani MALGRADO la mia malattia, MALGRADO la quarantena, MALGRADO le richieste continue di Ludovica, MALGRADO il disordine, MALGRADO tutto, mi ha dato tanta soddisfazione a fine giornata ed ha evitato che io mi sentissi sopraffatta dalla situazione e frustrata per non aver combinato nulla.
E quando stai male, tenere su l’autostima può davvero fare la differenza nelle noiose giornate senza fine.
Organizzarsi in casa ha tanti risvolti positivi, farci sentire bene è uno di questi!
Sai cosa mi piace di te e cosa fa si che io ti segua quotidianamente e con affetto? Che Sei una mamma con le mamme e per le mamme, rappresenti le cose vere che tutti i giorni dobbiamo affrontare e dai aiuti concreti.
è proprio la mia missione aiutare le mamme coi problemi quotidiani, che poi sono quelli che ci fanno sclerare